’Lanndtßordnung

Uno “statuto” è una raccolta organica di norme giuridiche di Età moderna, che interessa tutto un dato territorio e che nasce dalla partecipazione degli stati provinciali, vale a dire i rappresentanti politici di clero, nobiltà e terzo stato, ossia borghesia e contadini. Le norme giuridiche in esso contenute abbracciano i più diversi ambiti del diritto civile e penale, anche se si limitano ad affrontare aspetti controversi e non sufficientemente trattati soprattutto dal diritto consuetudinario tramandato oralmente.

Lo Statuto del 1526 e il relativo “Ordinamento del clero” lasciarono insoddisfatti sia Ferdinando I sia le alte sfere ecclesiastiche. Soprattutto la nobiltà e il clero pretesero che le diete provinciali apportassero delle modifiche già tre anni dopo l’entrata in vigore dello Statuto. Esse riguardavano soprattutto le norme in materia di proprietà fondiaria, che avevano tratto origine a seguito delle rivolte contadine migliorando la condizione giuridica dei contadini, così come quelle concernenti i diritti di caccia e forestali. Nel 1529 una commissione composta da due rappresentanti di ogni ceto si accinse a rielaborare i punti critici dello Statuto. Furono revocate alcune concessioni fatte a borghesi e contadini in materia di proprietà fondiaria. Ma le modifiche e integrazioni principali riguardarono l’“ordine pubblico”, ossia il governo della vita pubblica incentrato sull’ordinamento cetuale e sui valori cristiani. È probabile che i rappresentanti dei contadini e delle città abbiano partecipato attivamente alla discussione di questi aspetti. Lo Statuto fu dato alle stampe nel dicembre 1532.

Letteratura

Josef PAUSER/Martin P. SCHENNACH (a cura di), Die Tiroler Landesordnungen von 1526, 1532 und 1573. Historische Einführung und Edition (Fontes Rerum Austriacarum. Österreichische Geschichtsquellen, Dritte Abteilung, vol. 26), Wien/Köln/Weimar 2018, pp. 17-18, 24-25.

  • Collocazione

    Turris Parva

  • Materiale & Tecnica

    carta

  • LMST Inv. n.

    700425

    Antiquariat Tausch, Innsbruck, 2001