Cappella superiore

La cappella superiore. Intorno al 1285 il conte di Tirolo Mainardo II fece sopraelevare di un piano la cappella, così da creare un luogo riservato alla nobiltà. Questa cappella fu consacrata nel giorno della santa della carità Elisabetta di Turingia (1207-1231), una lontana parente dei conti di Tirolo.
Le pitture gotiche a secco che adornano le pareti della cappella inferiore e superiore, sono databili al 1330 circa, all’epoca dell’ex re Enrico, padre di Margarete. Accanto alle rappresentazioni di santi, sono riconoscibili soprattutto tematiche riconducibili alla Vergine Maria. Qui è possibile ammirare anche la più antica rappresentazione a colori giunta fino a noi dello stemma dei conti di Tirolo, oltre allo stemma del ducato di Carinzia, titolo di fatto appartenuto anche ad Enrico.

L’altare di Castel Tirolo, 1370 ca. L’altare a portelle più antico dell’arco alpino fu realizzato a Vienna e donato nel 1370 ca. dai fratelli Leopoldo III e Alberto III d’Asburgo. Entrambi i duchi sono raffigurati con le rispettive consorti sui pannelli esterni, nella tipica posa dei donatori. L’originale è conservato dal 1938 presso il Museo Ferdinandeum di Innsbruck, mentre sulla mensa in muratura della cappella superiore è collocata una copia fedelmente riprodotta, realizzata nel 2001 dal gruppo Unika di Ortisei. L’altare aperto mostra sei scene tratte dalla vita di Maria, tra le quali l’Annunciazione, la Nascita di Cristo, l’Adorazione dei Re Magi e la Morte di Maria.