Sulle orme di Albrecht Dürer in Italia.

15.03.2008 – 20.08.2008

Nel 1494 Albrecht Dürer compì il suo primo viaggio in Italia per approfondire la sua formazione artistica. Durante questo soggiorno dipinse i primi paesaggi acquarellati della storia dell’arte. I coniugi Herbert e Hannelore Liedel di Norimberga hanno seguito con la macchina fotografica le orme di Dürer nel suo viaggio verso sud, ricercando i punti esatti da cui egli dipinse i suoi acquarelli. La mostra propone per la prima volta un confronto tra le opere di Dürer e le foto attuali, aprendo numerose quesiti circa la tecnica pittorica dell’artista di Norimberga.

Tesori ritrovati. Arte dell’Ottocento nelle raccolte del Ferdinandeum.

09.05.2008 – 24.08.2008

Uno degli obiettivi del Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum, fondato nel 1823, era allora come oggi la raccolta dell’arte contemporanea. Attraverso acquisti, donazioni e lasciti nacque una ricca collezione di dipinti del XIX secolo. Selezionati esempi di famosi pittori, per lo più tirolesi, ma anche provenienti dal resto dell’Austria e dalla Germania, mostrano ritratti borghesi e rustici, quadri di genere con scene di vita cittadina e rurale, immagini devozionali, vedute in stile Biedermeier con un’accurata ricchezza di particolari, rappresentazioni di paesaggi ideali, così come realistici quadri d’ambiente e forniscono una panoramica degli avvenimenti culturali, sociali e storici del XIX secolo in Tirolo.

Il museo storico-culturale della Provincia, Castel Tirolo, ha avuto la possibilità di presentare per la prima volta al pubblico altoatesino questa preziosa collezione.

Pierluigi Mattiuzzi. Computergraffiti – Totem – Quadri.

21.06.2008 – 30.11.2008

Pierluigi Mattiuzzi era finora conosciuto per le sue tele – stipate di innumerevoli segni, simboli, grafismi di seducente ricchezza, colorate, inquiete, quasi a voler disorientare l’osservatore. Nelle opere più recenti, esposte appunto in questa mostra, l’elemento dominante è quello meditativo-sacrale. L’artista – senza essere melodrammatico – si è lasciato alle spalle dolore e morte, mostrandosi ora tranquillo e posato. La meditazione diviene per l’artista un modo per cimentarsi in qualcosa di nuovo, lo stimolo per un rinnovato dinamismo.

Lois Fasching tirolo 1369

04.09.2008 – 30.11.2008

L’opera storico-monumentale di Lois Fasching deve essere intesa come impulso a comprendere e a relazionarsi in modo più intenso con la storia del Tirolo storico. Nel suo toccante ciclo di quadri e sculture l’artista ha voluto tematizzare il 1369, anno cruciale per il destino del Tirolo e l’altare di Castel Tirolo, opera non solo di notevole pregio artistico, ma anche di grande significato politico. Il maniero si offre come scenario ideale per una mostra temporanea che affonda le sue radici nella storia e nella cultura e che interpreta la storia medievale di questo territorio, attraverso l’arte contemporanea, in modo del tutto nuovo.

Laurenz Stockner. Schalenformen.

14.09.2008 – 30.11.2008

Le coppe grandi e piccole di Laurenz Stockner rappresentano un delicato atto di equilibrio tra arte e artigianato. Alcune si presentano con pareti così sottili che solo sfiorandole iniziano a oscillare quasi fossero di lattice.

È soprattutto la superficie delle coppe in rame ad affascinarci in modo particolare: traforata da fessurazioni e decori a disegni nero-bruniti che conferiscono a questi manufatti la loro unicità, si presenta in un cromatismo di un saturo arancione rosseggiante. Ma è anche la sua assoluta sobrietà che colpisce. Così, forse, potrebbe essere apparso il mitico Graal: una semisfera metallica, niente di più.

Già nella scelta del materiale utilizzato, Laurenz Stockner percorre una strada tutta sua. Spesso non si accontenta del rame disponibile sul mercato, ma ricorre al fango ramifero della miniera di Predoi in Val Pusteria che lui stesso fonde pazientemente in una fornace appositamente costruita. Così per la sola preparazione del materiale di base, cioè la lamiera di rame puro, possono trascorrere delle settimane, prima di poter iniziare con la formatura vera e propria delle coppe.

Erika Hubatschek. Contadini di montagna – Ricerca e fotografia.

08.10.2008 – 11.11.2008

È stata una strada lunga e faticosa quella che ha trasformato il paesaggio selvaggio e impervio delle valli alpine in un territorio ben coltivato e lussureggiante. La maggior parte di questo lavoro è stato realizzato da generazioni di contadini di montagna che con i mezzi di lavoro più semplici, spesso inventati e costruiti di persona e con i corrispondenti metodi di coltivazione, sono riusciti a dominare la ripidità di questa terra ed hanno in tal modo realizzato la trasformazione. Molto di ciò che era andato perduto nel trambusto delle grandi città e delle valli è sopravvissuto nella vita dei contadini di montagna fino ai giorni nostri e ci offre uno sguardo su tempi ormai remoti. Questa mostra ha voluto narrare di quel patrimonio conservato dai contadini mostrando il loro lavoro arduo e spesso pericoloso, ma anche la bellezza e la ricchezza del loro mondo.

La speranza è che questa mostra abbia permesso al visitatore di avvicinarsi di più agli uomini che hanno creato questo paesaggio, che ancora lo conservano e ai quali noi tutti siamo debitori.

La studiosa di geografia e di tradizioni popolari, fotografa ed editrice Erika Hubatschek (1917-2010) fu una delle maggiori conoscitrici della vita contadina d’alta montagna, a cui dedicò tutta la sua vita. Raccolse nella sua lunga carriera diverse fotografie, che descrivono questo mondo ormai quasi sparito e che lo documentano in molte sue pubblicazioni. Castel Tirolo ha avuto l’onore di ospitare lei e questa mostra fotografica, due anni prima della sua dipartita.