Editto economico di Ludovico di Brandeburgo per il Tirolo
Merano, 9 gennaio 1352 (facsimile del XXI sec.)
A metà del Trecento la peste e altri disastri naturali paralizzarono l’agricoltura e l’artigianato. Il principe regnante Ludovico di Brandeburgo (reg. 1342-1361) cercò di far fronte alla situazione per il «bene nostro e del paese» e prese misure severe, invocando anche il consiglio degli altri signori feudali che avevano possedimenti in Tirolo.
Già il 10 dicembre del 1349 Ludovico varò il suo primo editto economico, poiché gli operai e gli artigiani chiedevano salari «insoliti e inopportuni», considerata la precarietà della situazione.
I contadini in particolare furono colpiti dalle disposizioni emanate nel 1352. Non potevano lasciare le loro fattorie senza il consenso del signore fondiario. Quest’ultimo, tuttavia, era tenuto ad assicurarsi che i tributi e le prestazioni lavorative fossero tollerabili per il podere e per i contadini. Le disposizioni da prendere nel caso in cui un contadino cambiasse signoria senza permesso riguardavano solo i rapporti fra un signore fondiario e l’altro.
I servi, le cameriere, gli artigiani e i braccianti dovevano ricevere il medesimo salario in tutto il Tirolo, corrispondente a quello di cinque anni prima. Questa disposizione serviva a prevenire l’arbitraria manipolazione dei prezzi e la migrazione. Solo ai carpentieri e ai muratori fu concesso un aumento salariale: vi erano infatti pochi artigiani per quei mestieri. Per i servi agricoli (tra cui falciatori, mietitori e trebbiatori) delle corti del Tirolo del Nord e dell’Alta Val Venosta (Glorenza, Oris e Silandro) le somme erano specificate con precisione. In tutti gli altri tribunali i giudici e i comuni dovevano fissare i salari «per il bene del paese». Chi si rifiutasse di lavorare secondo le nuove norme doveva esservi obbligato dagli ufficiali. L’editto economico stabiliva inoltre le unità di volume per i tribunali del Tirolo del Nord e dell’Alta Val Venosta, e vietava il gioco dei dadi.
Letteratura
Karl MOESER, Die drei Tiroler Wirtschaftsordnungen aus der Pestzeit des 14. Jahrhunderts, in Ernst TROGER/Georg ZWANOWETZ (rielab.), Beiträge zur geschichtlichen Landeskunde Tirols. Festschrift Franz Huter (Schlern-Schriften 207), Innsbruck 1959, pp. 253-263, in part. pp. 256-260.